BENVENUTO - AN Carabinieri Sez Basiglio

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BENVENUTO

Presentazione
 


IDEALI CHE CI AGGREGANO

AMO L'ARMA DEI CARABINIERI
COME FOSSE UNA FEDE RELIGIOSA!...

E' l'Arma della povera gente,
è l'Arma che aiuta chi non ha niente
e difende il debole dal criminale.

E' un' Arma bellissima che Vive nelle strade,
negli occhi di Carabinieri che credono nell'onestà,
nella lealtà e nella solidarietà
come si crede ad una religione
che è la religione di chi aiuta il prossimo
senza volere niente per sé.

Anche chi non ha avuto gli Alamari,
appartenendo all’Associazione Nazionale Carabinieri,
ha dimostrato e dimostra, di amare l'Arma,
onorandola nelle azioni e nei comportamenti.
Gli Alamari, le mostrine o i gradi
non è necessario averli cuciti su una divisa,
bisogna sentirseli cuciti sull'anima
e avere ben presente, nella mente e nel cuore,
il senso del Dovere,
l'Amore per la Patria,
i veri Valori della vita.

CARABINIERI 
PER SEMPRE




 
 
Fratelli d'Italia
L'Associazione Nazionale Carabinieri
che oggi aggrega carabinieri in servizio, in congedo, i loro familiari e tutti i simpatizzanti in quella che è sentita la grande famiglia dell'Arma, venne costituita a Milano il 1° marzo 1886 con la denominazione di "Associazione di Mutuo Soccorso tra congedati e pensionati dei Carabinieri Reali".

L'Associazione, che è apolitica e non persegue fini di lucro, si propone i seguenti scopi:
• promuovere e cementare i vincoli di cameratismo e di solidarietà fra i militari in congedo e quelli in servizio dell'Arma, e fra essi e gli appartenenti alle Forze Armate ed alle rispettive associazioni;
• tenere vivo fra i soci il sentimento di devozione alla Patria, lo spirito di corpo, il culto delle gloriose tradizioni dell'Arma e la memoria dei suoi eroici caduti;
• realizzare, nei limiti delle possibilità, l'assistenza morale, culturale, ricreativa ed economica a favore degli iscritti e delle loro famiglie;
• promuovere e partecipare – anche costituendo appositi nuclei – ad attività di Volontariato per il conseguimento di finalità assistenziali, sociali e culturali.

Nella sua formulazione originaria lo statuto prevedeva, tra l'altro, di:
• erogare sussidi ai soci ammalati;
• interessarsi al fine di procurare lavoro o impiego ai soci disoccupati;
• onorare i soci deceduti;
• prendere parte a tutte le cerimonie o feste che esaltano la Fede e la grandezza della Patria e delle Istituzioni;
• tenere il massimo contatto e la massima cordialità con le altre Associazioni;
• mantenersi estranei da attività politiche.

Alcune attività
•Con l' espandersi di una coscienza civile all' altezza dei tempi, è cresciuto nell'ANC l'impegno nel sociale con una presenza attiva e consapevole nei seguenti settori:
–assistenza nei musei e nelle aree archeologiche;
–avvistamento e segnalazione incendi boschivi;
–osservazione e segnalazione nei parchi cittadini;
–difesa dell'ambiente;
–assistenza anziani, portatori di handicap, persone in stato di bisogno;
–assistenza nei centri di accoglienza per immigrati;
–assistenza all' esterno delle scuole;
–ricerca persone attraverso i nuclei cinofili,
–attività varia (funzionamento biblioteche comunali, telefono amico, assistenza ambulanza, cura dei monumenti, ripristino sentieri boschivi, ripulitura spiagge, assistenza all'interno degli ospedali, raccolta cibo e indumenti ecc. )

•Una menzione particolare va fatta per la protezione civile, con le importanti esperienze nell'opera di soccorso del terremoto in Umbria e nelle Marche (1997), l'alluvione in Piemonte (1998), la frana di Sarno (1998), la missione italiana in Kosovo e Albania (1998-1999), l'alluvione di Soverato (2000) e nel Nord Ovest con l'esondazione del Po (2000), nel 2000 in occasione del Giubileo, terremoto Molise (2002), Funerali del Papa (2005), Terremoto in Abruzzo (2009)


le Fiamme d'Argento
Attraverso la Rivista mensile "le Fiamme d'Argento", inviata gratuitamente ai soci, l'A.N.C. fornisce notizie di carattere generale, culturale, professionale, storico e di attualità. Nelle pagine di "Vita associativa" vengono formalizzate le decisioni della Presidenza e del Consiglio nazionale e illustrati gli aspetti più salienti dell'attività svolta dalle sezioni. Talvolta, la Rivista si è rivelata un utile mezzo per far incontrare commilitoni che avevano perduto ogni contatto.

ANC - Associazione Nazionale Carabinieri è una
Organizzazione Governativa.
Ente regolato da:
Statuto approvato con D.P.R. 1286 del 25 luglio 1956, con le varianti deliberate dal Consiglio Nazionale nelle sedute del 27 aprile 2006 e 2 ottobre 2007. F.n. 8/4303 in data 30 gennaio 2007 del MINISTERO DELLA DIFESA – Ufficio Legislativo. Iscrizione nel Registro delle persone giuridiche, ai sensi dell’art. 2 del DPR 10 febbraio 2000 n. 361 con protocollo n. 33476/1471/2007 Area V URPG in data 22 maggio 2007 della Prefettura di Roma – Ufficio Territoriale del Governo.

Uffici della Sede nazionale:
Via C. A. dalla Chiesa 1/ A
00192 - Roma, IT

Inno alla Virgo Fidelis



IL CARABINIERE
ARRIVO' DI FRONTE A DIO,
in attesa del suo turno,
sperando che le sue scarpe fossero lucide,
scintillanti come i bottoni della divisa.
"Fatti avanti, vecchio guerriero,
cosa devo fare di te?

Hai sempre porto l'altra guancia?
Hai frequentato come si deve la mia Chiesa?"
Il Carabiniere alzò le spalle e rispose:
"No, Signore, immagino di no,
perché chi di noi porta armi
non può essere sempre un santo.
Ho dovuto lavorare spesso di domenica,
e il mio linguaggio a volte era tremendo,
e mi è capitato di essere violento,
perché il mondo è un posto duro.
Ma non ho mai preso
una monetina che non fosse mia,
anche quando facevo un sacco di straordinari,
e i conti di casa schizzavano alle stelle.
E non ho mai ignorato nemmeno una richiesta di aiuto,
anche se magari tremavo di paura,
e qualche volta, Dio perdonami,
ho pianto come una femminuccia.
Lo so che non merito un posto
tra questa gente,
non mi volevano mai avere intorno,
a parte quando dovevo scacciare le loro paure.
Se hai un posto qui per me, Signore,
non serve che sia grande.
In vita mia mi sono sempre accontentato,
quindi se non hai molto da darmi, io capirò."
Si fece silenzio intorno al trono,
dove di solito si affollano i santi,
mentre il Carabiniere restava dritto, in silenzio,
aspettando il giudizio del suo Dio.
"Vieni ed entra, mio carabiniere,
hai portato bene i tuoi fardelli,
ora cammina in pace per le vie del Paradiso,
all’Inferno ci sei stato abbastanza”.

Alessandro Giove

 
Le " Regole del Carabiniere in congedo",
pubblicate su "Le Fiamme d'Argento" ( nel n. 4 - aprile 1966).

  • Chi è stato Carabiniere un giorno rimane carabiniere per tutta la vita.Non esistono "ex".

  • Gli alamari che ostentò, fiero, sull'uniforme sono custoditi nel suo cuore, dove conservano inalterati la purezza e lo splendore.

  • Carabiniere è sinonimo di puro sentimento di devozione alla Patria, di attaccamento all'Arma e alle sue luminose tradizioni, di culto per la memoria dei suoi gloriosi Caduti.

  • La qualità di Carabiniere, grazie alla quale quasi sempre tu hai potuto affermarti anche nella vita civile e che ti dà la fiducia e la stima dei concittadini, deve improntare tutti i tuoi atti e tutti i tuoi pensieri alla più assoluta onestà, correttezza e lealtà.

  • Una tua azione non ponderata si ripercuote sul buon nome dell'Arma e può danneggiare tanti commilitoni per la sfiducia che ha ingenerato.

  • Ogni commilitone è tuo fratello a cui devi prodigare sempre e in ogni campo la più larga solidarietà: concorri come puoi ad ogni forma di assistenza morale ed economica a favore dei tuoi compagni d'Arma e dei loro congiunti.

  • La grande famiglia dei Carabinieri comprende la famiglia di ognuno di noi; se il Capo manca, chi resta deve assistere i famigliari con amorevole cura.

  • Contribuisci e partecipa ad ogni attività culturale e ricreativa che ti affiati con i commilitoni e ne rafforzi i vincoli di solidarietà.

  • Potenzia la tua associazione approfittando di ogni favorevole occasione per inquadrarvi i nostri congedati che ancora ne sono fuori e che in un sodalizio sano ed affiatato debbono trovare il loro ambiente naturale.

  • Il Carabiniere in servizio è quello che continua la missione che tu stesso hai svolto. E' oggi quello che tu fosti ieri, sarà domani quello che tu sei oggi. Sii a lui vicino, fagli sentire il tuo sano cameratismo, metti in rilievo nel tuo ambiente le sue benemerenze che continuamente si rinnovano ed accrescono.

  • Pur nel tuo geloso spirito di corpo, non dimenticare di essere un memebro della grande compagine militare che le tradizioni di tutti assomma e fonde: ammira e valorizza il patrimonio di gloria delle altre armi e forze armate, solidarizza saldamente con i commilitoni delle associazioni consorelle.

  • Considera la grande forza morale della compattezza di tutti i Soldati d'Italia alle armi e non, ed evita di sminuirla con una visione limitata ai tuoi interessi particolari di grado o di categoria che troveranno autorevole difesa solo in un'azione concorde.

  • Sii cittadino partecipe del progresso della Nazione, prodigo verso i connazionali: accorri sempre ad offrire la tua sentita solidarietà sociale quando pubbliche calamità o circostanze eccezionali richiedono l'opera dei cittadini migliori.

 
 
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