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ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI 

NASCITA DELL'ASSOCIAZIONE
Nell'aprile 1885, il Parlamento dell'ancora giovane Regno d'Italia eliminò il divieto di associazionismo tra militari in congedo.

In conseguenza di ciò, alcuni Carabinieri residenti a Milano, lasciato il servizio per raggiunti limiti d'età, per riforma o altro, ravvisarono l'esigenza di costituire un organismo associativo finalizzato a rinsaldare i vincoli di attaccamento all'Arma e a fornire un aiuto concreto a chi si trovava in difficoltà.
Si giunse così al 1° marzo 1886, quando a Milano venne costituita “l'Associazione di Mutuo Soccorso tra congedati e pensionati dai Carabinieri Reali", primo sodalizio in forma societaria tra militari non più in servizio, antesignano delle attuali Associazioni d'Arma.

SCOPI INIZIALI - MUTUO SOCCORSO
•Nella sua formulazione originaria lo statuto prevedeva tra l'altro:
–sussidiare i soci ammalati;
–interessarsi al fine di procurare lavoro o impiego ai soci disoccupati;
–onorare i soci che decedono
–prendere parte a tutte le cerimonie o feste che esaltano la fede e la grandezza della Patria e delle Istituzioni
–tenere il massimo contatto e la massima cordialità con le altre Associazioni;
–mantenersi estranei da attività politiche.

•Principi questi che ritroviamo costantemente sanciti nei vari statuti che si sono succeduti nel corso degli anni. L'iniziativa milanese suscitò subito grande interesse e negli anni successivi vennero costituite le sezioni di Monza, Gallarate, Como, Varese e Legnano; il 1905 vide l'inaugurazione delle sezioni a Cremona, Pistoia, Vicenza, Reggio Emilia, Roma e successivamente in tutta Italia, ed attualmente anche all'estero.

EVOLUZIONE NEGLI ANNI
•Il primo conflitto mondiale cementò ulteriormente i vincoli di cameratismo tra i Carabinieri i quali, una volta in congedo, s'impegnarono per l'unificazione delle varie Associazioni locali in un'unica Fondazione Nazionale.
•Così, il 21 e il 22 novembre 1925, si svolse a Roma presso il teatro Argentina il primo convegno della "Associazione Carabinieri d'Italia in Pensione". Negli anni successivi, aumentò sia il numero delle sezioni che degli iscritti, i quali trovarono nel sodalizio lo spirito e la tradizione che li avevano accompagnati durante gli anni del servizio.

•Dopo ulteriori accorpamenti e modificazioni della struttura associativa e statutaria il 1935 vide la costituzione dell‘ “Associazione Nazionale Carabinieri in congedo".
• La partecipazione al secondo conflitto mondiale di tanti Carabinieri richiamati, rinsaldò i già stretti legami tra l'Arma in servizio e in congedo e questo pose le premesse per la trasformazione del sodalizio in un'Associazione che rappresentasse ambedue le componenti.
Nell'attualità l'Ente, con la denominazione di Associazione Nazionale Carabinieri, è retto dalle norme dello Statuto approvato con D.P.R. n. 1286 del 25 luglio 1956, con le varianti deliberate dal Consiglio Nazionale nelle sedute del 27 aprile 2006 e 2 ottobre 2007. F.n. 8/4303 in data 30 gennaio 2007 del MINISTERO DELLA DIFESA – Ufficio Legislativo. Iscrizione nel Registro delle persone giuridiche, ai sensi dell’art. 2 del DPR 10 febbraio 2000 n. 361 con protocollo n. 33476/1471/2007 Area V URPG in data 22 maggio 2007 della Prefettura di Roma – Ufficio Territoriale del Governo.


PRESENTE OVUNQUE
•Il presente Il sodalizio è oggi costituito da:
–Oltre 1.600 sezioni nel territorio nazionale; (In italia ci sono 8000 comuni)
–18 sezioni all'estero: Canada (Montreal, Ottawa, Toronto, Vancouver, Calgary), Brasile (San Paolo), Uruguay (Montevideo), Argentina (Buenos Aires, Rosario), Australia (Adelaide, Perth, Sydney, Melbourne), Gran Bretagna (Londra), USA (New-York), San Marino, Francia (Parigi), Belgio (Bruxelles);
–circa 200.000 iscritti (di cui circa 1.000 all'estero) in congedo dall'Arma o familiari simpatizzanti;
–Oltre 150 organizzazioni di volontariato, costituite nell'ambito delle sezioni, coordinate tra loro dalle Federazioni provinciali delle o.v. ANC e per il tramite degli Ispettori regionali;
–oltre 115.000 Carabinieri in servizio (il Comandante
Generale dell'Arma, a norma dell'art.1 dello Statuto, è Presidente onorario dell'Associazione).










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